E’ stato reso noto oggi che gli
italiani spendono come 30 anni fa, più uova sulle nostre tavole. La crisi ha
portato le famiglie ad attuare una propria spending review tra le mura
domestiche, costringendoci ad effettuare una scelta tra ciò che è necessario e
ciò che è solo accessorio. Riprendendo ciò che viene riportato: “la situazione
si è aggravata nel 2013 quando si è verificato il crollo della spesa, gli
italiani hanno tagliato del 20% l’ acquisto del pesce fresco, del 9% la pasta,
dell’ 8% il latte, del 6% l’ olio extra vergine, del 3% l’ ortofrutta, del 2%
la carne”.
La colpa di questo comportamento
è da additare a chi non ha effettuato i controlli 13 anni fa, quando si è
verificato il passaggio dalla lira all’ euro. I primi beni che hanno subito un
aumento dei prezzi sono stati pane, latte e caffè. La diminuzione del potere d’
acquisto degli stipendi inoltre è derivato dal fatto che i prezzi sono
aumentati, ma gli stipendi no. Ragionando in termini di lire, gli stipendi
odierni di 800 – 900, anche 1000€, corrispondono al milione e sei – otto, anche
due, con cui parafrasando “eri un signore”! Ora a mala pena si arriva a fine
mese, i giovani non riescono a spiccare il volo dal nido non potendo
permettersi di pagare un affitto o tanto meno la rata di un mutuo. Il modo per
far circolare più moneta, sarebbe quello di ridare alle famiglie il potere d’
acquisto che gli è stato sottratto con il passaggio all’ euro. Più possibilità
d’ acquisto, più moneta circolante, uguale ripresa dell’ economia. Come? Effettuando
i controlli che ci sarebbero dovuti essere a monte. Su Youtube circola un video
girato da un italiano in un supermercato tedesco. Nel video vengono messi a
confronto i prezzi di alcuni prodotti presenti anche sui nostri banchi, e la
differenza con alcuni è abissale. Potete prenderne visione all’ indirizzo http://youtu.be/EY0iQ46MCFQ
La soluzione sarebbe quella di
azzerare tutto, compresa la classe politica, e ricominciare da capo, con
serietà e onestà.
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